Di recente Mailchimp, il servizio che uso per spedirvi la newsletter di Vita Vera, mi ha mandato una newsletter – come potrebbe essere altrimenti? – con un titolo all’apparenza banale, che mi ha fatto riflettere sul potere di quello che indossiamo.
You are what you wear.
La scusa di Mailchimp era il rilancio di alcuni documentari brevi su personaggi della moda, come Iris Apfel, la centenaria icona dello stile, e Bill Cunningham, fotografo di moda del New York Times, morto nel 2016 a 87 anni.
Due personaggi che ne hanno viste davvero molte e che ci possono insegnare, attraverso stile, fotografie e testimonianze, il significato profondo di ciò che scegliamo di indossare per presentarci davanti allo specchio e al resto del mondo.
Nata nel 1921, Iris Apfel ha compiuto 100 anni tondi quest’anno. L’icona, suo malgrado, di stile è nota per un’ironia che le ha salvato la vita, come sostiene lei stessa.
Si autodefinisce a geriatric starlet, una divetta da geriatrico, quasi il suo successo fosse cosa di poco conto. In realtà, Iris comincia la sua carriera nel mondo del design d’interni, viaggia molto, lavora con il marito su progetti importanti e nel tempo si costruisce uno stile davvero unico.
Odia ciò che trasuda sameness, e di cose tutte uguali, dice, ne vede tante in giro. Non fanno per lei, che si diverte a trattare la moda come un brano di musica jazz: improvvisando.
Nel docu-film a lei dedicato cogliamo l’essenza del suo stile: colorato, etnico, ridondante, a volte esagerato. E’ chiaro che l’onda del minimalismo e del less is more non l’ha nemmeno sfiorata.
Iris ha tutta l’aria di aver sovvertito le regole e i tabù della moda perché le veniva naturale seguire se stessa, non per missione personale, né per strategia di marketing.
Poco distante, in un altro quartiere newyorkese, troviamo Anna Wintour, la ‘zarina’ della moda. Conosciuta per il suo carattere ferreo, con lei è difficile distinguere la linea che separa la vera persona da quella che ha costruito attorno a sé.
Di certo l’immagine della donna algida, che non regala sorrisi e si scherma dietro a grandi occhiali scuri – anche in presenza della Regina Elisabetta – deve esserle venuta utile per alimentare il mito di figura più potente della moda.
Anche lei negli anni ha costruito uno stile che la rende riconoscibile perfino sui marciapiedi affollati di influencer e aspiranti tali durante le settimane della moda.
Frangetta scolpita, occhiali d’ordinanza, collane importanti, stampe colorate che mixa con sapienza. Anche Wintour sta lontana dal nero per giocare con colori e pattern, con l’abilità di chi frequenta moda e stilisti da molto tempo.
Non si può dire che queste due personalità, eccentriche e forti a modo loro, usino e vivano lo stile allo stesso modo, ma entrambe lo indossano con coerenza da decenni, lanciando un messaggio preciso a chi le guarda.
Che si tratti di stile spontaneo – quello di Iris Apfel – o cerebrale – quello di Anna Wintour – colori, pattern e accessori importanti vestono due personalità completamente diversa.
Quando si è alla ricerca di uno stile, è facile lasciarsi sedurre dall’IDEA di ciò che si desidera, volgere lo sguardo verso l’esterno, dimenticandosi di ascoltare le richieste che arrivano da dentro.
Così, il rischio che si corre è di muoversi su uno spettro di scelte e opportunità più stretto di quello che sarebbe in realtà: il concetto di elegante si restringe al minimal, l’idea di creativo si trasforma in colorato o quella dello sportivo/naturale si traduce in tessuti morbidi e tagli larghi.
Ma lo stile personale è molto più di un’idea che assimiliamo dal mondo esterno, anche più di una casella da spuntare e di qualche aggettivo da attribuirsi.
Tutto può essere di aiuto e di ispirazione, ma non dobbiamo farci trarre in inganno da quello che ci viene trasmesso come sinonimo di… [e qui ognuna di noi può sostituire i puntini con l’aggettivo che cerca].
Anna Wintour non è una creativa un po’ folle solo perché si veste sempre colorata, come Iris Apfel non è una rigida manager solo perché indossa occhialoni e taglio corto scolpito.
Quali e quanti abiti vuole indossare la tua personalità oggi?
E domani, o fra qualche anno, quale stile sceglierai per vestire la donna che sei diventata?