Lo sanno anche i sassi ormai: mi piacciono da morire i colori.
Non perché mi vesta colorata dalla testa ai piedi, ma perché più li conosco e più mi rendo conto di quale potere abbiano su di noi e gli altri.
Possono essere eccellenti alleati, se individuiamo quelli che stanno dalla nostra parte. Altrettanto, ci possono sminuire, facendoci apparire meno di quello che siamo.
Se interrogaste un ingegnere o un fisico, vi parlerebbe di onde e di vibrazioni, e questa in effetti sarebbe la spiegazione scientifica del perché ‘vibriamo’ e reagiamo ai colori in maniera diversa.
Noi che vogliamo sapere come essere più belle e sentirci al meglio, dobbiamo conoscere i nostri colori, quelli che possiamo chiamare ‘amici’, perché appunto stanno dalla nostra parte, riflettendo ed esaltando quanto abbiamo di bello. Per alcune è il colorito sano e compatto della carnagione, per altre il bianco di un sorriso brillante, per altre ancora i riflessi di una bella chioma o l’intensità dello sguardo.
Per me i colori sono stati salvifici in un modo che non mi sarei mai aspettata: mi hanno tolta da una vita di beige-itudine.
Può suonare strano detto da una che di lavoro poi ha organizzato eventi, ha viaggiato molto, si è occupata di Relazioni Pubbliche e collaborato con giornalisti di testate internazionali.
Invece, si tratta proprio della stessa persona che parlava pochissimo, che non sapeva far valere le sue idee, che più di un 6 e mezzo a scuola non prendeva, che veniva giudicata “disinteressata e annoiata”, che, trincerata nella sua timidezza, faceva da carta da parati alle feste.
Poi, quando cresci con l’autostima a livello marciapiede, ma la vita tutto sommato comincia a dimostrarti che qualcosa vali, pensi che si tratti di pura fortuna, che sia stato un caso e che prima o poi gli altri ti scopriranno e si accorgeranno che avevano ragione loro: “lo sappiamo sai che tu, in fondo, sei una beige, chi credevi di fregare?”
Per fortuna, con il passare degli anni ho capito che i risultati che ottenevo non erano frutto della sorte, ma del mio sacco di farina e che, in alcune circostanze, non ero io quella completamente sbagliata, ma certi ambienti e certe persone che non avevo mai avuto il coraggio di mettere in discussione.
Il beige, l’ho felicemente eliminato dal mio armadio dopo aver scoperto che mi stava malissimo e ho regalato in giro tutto quello che vagamente lo ricordava.
Adesso conosco bene i miei colori-amici e ho abbracciato, a costo di essere ripetitiva e collezionare giacche blu, il mio colore preferito di sempre.
Ho preso il coraggio di inserire nel guardaroba il rosso, un colore che non avrei mai immaginato su di me perché, inevitabilmente, ti fa uscire dal bozzolo e attira gli sguardi.
Ho rivalutato il verde, che non avevo mai preso in considerazione perché non ne conoscevo le diverse tonalità e non sapevo che esistesse quella giusta per me. E poi ‘ chi di verde si veste, di sua beltà si fida’, come avrei potuto in passato?
Forse vi starete chiedendo se sono stati i colori a darmi coraggio o è stato perché ho preso coraggio che ho deciso di indossare certi colori.
In realtà non lo so, e credo non abbia importanza l’ordine in cui accadono le cose.
L’importante è che accadano e che anche voi conosciate i colori che possano farvi sentire come voi desiderate sentirvi.
Usateli per sentirvi autorevoli, sexy, chiassose, spumeggianti, serie, romantiche, sportive, femminili. Al lavoro, con gli amici, i parenti, con chi vi piace e non vi piace.
Una volta che li avrete conosciuti, loro saranno felici di essere al vostro servizio.
La settimana prossima vedremo come, anche voi, potete imparare a conoscere e individuare i vostri colori-amici.